giovedì 1 novembre 2012

Effetti collaterali



Lavorando in una struttura sanitaria di 100 persone circa fra infermieri, dottori e impiegati, 2 cose vedo circolare in abbondanza. Pazienti e cure? Anche, ma più che altro pettegolezzi e viagra.
Se i primi riesco quasi sempre ad evitarli, ammetto di avere qualche difficoltà con il secondo. Non tanto per l’avanti e indietro di pillole, siamo tra signori, ci mancherebbe altro, quanto per gli effetti causati dal troppo entusiasmo dei pazienti. Quelli sì difficili da nascondere. Soprattutto quando si superano le dosi. Specialmente quando la cosa dura per ore. Per 2 giorni. Quando per eliminarla bisognerebbe abbatterla con una motosega.
Non è quindi così insolito vedere qualcuno che con 40 gradi all’ombra si aggira per gli ambulatori tenendosi un giubbotto sull’inguine. O che tiene sollevata la 24ore a mo’ di scudo. O che fa finta di avere tutte e due le mani in tasca.
Ammetto però che quello che ho visto stamattina mi ha colto del tutto impreparata.
Entro nell’ascensore, c’è anche qualche altro collega, un signore resta di spalle e apparentemente armeggia con il telefonino.
Improvvisamente va via la corrente e l’ascensore si blocca, ancora al piano. Schiacciamo i bottoni, suoniamo l’allarme. Fa caldo, il tempo passa.  Ad un certo punto il tipo di spalle è costretto a girarsi e…. un oooohhhh silenzioso ma chiaramente percepibile si distingue nel minuto buono di silenzio che segue l’apparizione. Mai vista una roba così. Mai. Scoppia letteralmente… di salute.
Soffochiamo risolini e battutacce, ma guardare altrove diventa impossibile.
Per rompere l’imbarazzo (e soprattutto perché stufo della scena), uno dei radiologi tenta di aprire le porte a forza. Ma non c’è verso, non ci sono appigli.
“Ci vorrebbe un bastone, una mazza, qualcosa per far leva…” sospira.
“Posso provarci io…” propone il tizio.
Quello che posso dire è che penso abbiano sentito lo scoppio delle nostre risate fin dall’accettazione. Non della sua ovviamente. Solo dopo avremmo saputo che il tipo di mestiere fa il manutentore e che la sua intenzione era veramente quella di dare una mano. Diciamo che non è quella la cosa più ovvia che ci è venuta in mente. E ancora adesso ci stiamo a chiedere quali siano i suoi reali arnesi di lavoro.
Una volta ho visto una pubblicità, diceva che il viagra regala felicità alla vita di coppia. Alla coppia non lo so, non saprei dire, ma a quella dei dipendenti annoiati sicuramente sì.

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