Lavorando in una
struttura sanitaria di 100 persone circa fra infermieri, dottori e impiegati, 2
cose vedo circolare in abbondanza. Pazienti e cure? Anche, ma più che altro
pettegolezzi e viagra.
Se i primi
riesco quasi sempre ad evitarli, ammetto di avere qualche difficoltà con il
secondo. Non tanto per l’avanti e indietro di pillole, siamo tra signori, ci
mancherebbe altro, quanto per gli effetti causati dal troppo entusiasmo dei
pazienti. Quelli sì difficili da nascondere. Soprattutto quando si superano le
dosi. Specialmente quando la cosa dura per ore. Per 2 giorni. Quando per
eliminarla bisognerebbe abbatterla con una motosega.
Non è quindi
così insolito vedere qualcuno che con 40 gradi all’ombra si aggira per gli ambulatori
tenendosi un giubbotto sull’inguine. O che tiene sollevata la 24ore a mo’ di
scudo. O che fa finta di avere tutte e due le mani in tasca.
Ammetto però che
quello che ho visto stamattina mi ha colto del tutto impreparata.
Entro
nell’ascensore, c’è anche qualche altro collega, un signore resta di spalle e
apparentemente armeggia con il telefonino.
Improvvisamente
va via la corrente e l’ascensore si blocca, ancora al piano. Schiacciamo i
bottoni, suoniamo l’allarme. Fa caldo, il tempo passa. Ad un certo punto il tipo di spalle è
costretto a girarsi e…. un oooohhhh silenzioso ma chiaramente percepibile si
distingue nel minuto buono di silenzio che segue l’apparizione. Mai vista una
roba così. Mai. Scoppia letteralmente… di salute.
Soffochiamo
risolini e battutacce, ma guardare altrove diventa impossibile.
Per rompere
l’imbarazzo (e soprattutto perché stufo della scena), uno dei radiologi tenta
di aprire le porte a forza. Ma non c’è verso, non ci sono appigli.
“Ci vorrebbe un
bastone, una mazza, qualcosa per far leva…” sospira.
“Posso provarci
io…” propone il tizio.
Quello che posso
dire è che penso abbiano sentito lo scoppio delle nostre risate fin
dall’accettazione. Non della sua ovviamente. Solo dopo avremmo saputo che il
tipo di mestiere fa il manutentore e che la sua intenzione era veramente quella
di dare una mano. Diciamo che non è quella la cosa più ovvia che ci è venuta in
mente. E ancora adesso ci stiamo a chiedere quali siano i suoi reali arnesi di
lavoro.
Una volta ho
visto una pubblicità, diceva che il viagra regala felicità alla vita di coppia.
Alla coppia non lo so, non saprei dire, ma a quella dei dipendenti annoiati
sicuramente sì.
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