Allora.
Non è che io sia proprio paurosa. Ma nemmeno una donna d’avventura. Insomma,
una mezza pippa, diciamo. Ecco perché certe situazioni le evito.
Ma
se vado a vedere un film di 007, cosa vuoi che mi aspetti? 80 chili di muscoli
monoespressivi, testosterone a 1000, zilioni di gadgets da giuggioloni, Aston
Martin e cosce toniche. Questo mi aspetto da James Bond. Al massimo due corse
in moto toh. Ma va bene anche il drago di Komoro e un Bardem biondo. Ma mai e
poi mai mi aspetterei di prendermi un coccolone di quelli che si ricordano a
vita. Mai.
Ma
la colpa, va detto, non è nemmeno di James Bond, e neanche di Sua Maestà la
Regina. La colpa è del milione e 2 di trailers e pubblicità che mandano in onda
prima della proiezione. Che voglio dire, se posso tollerarlo nel vecchio cinemino
in centro, mi dà un cicinin di fastidio nella multisala modernissima. Per cui,
caro Mega Gestore del pippio, se mi scrivi che il film comincia alle 17.00,
perché devi saccagnarmi le pellicole fino alle 17.30 bombardandomi di trailers
non richiesti e spot di svuota cantine? Se i posti sono numerati e non si può
entrare a proiezione iniziata, perché non puoi cominciare il film in orario? Devi
aspettare che la Gina si metta la dentiera e riesca a trovare il suo posto al
buio? No, perché quello lo facevano anche al cinema Modernissimo: ma tu e
quelli come te lo avete fatto chiudere anche per questo.
Però
non sarebbe nemmeno quello il problema. Il dramma, quello vero, è che i
trailers vengono mandati un po’ come capita. Tipo che se vai a vedere I Ponti
di Madison County, per dire, preparandoti a 2 ore di pianti e sospiri, ti
mandano il trailer di roba come Scream o di Harry Pioggia di Sangue. E così la
predisposizione d’animo fa cin cin. E non vi dico cosa fanno le budella.
O
se vado a vedere un polpettone adrenalinico come Sky Fall, come puoi pensare di
mandare prima uno spezzone di Possession? Come puoi, dico come puoi, anche solo
pensare che mi possa interessare? Io quei film lì addirittura li evito, perché
mi turbano, mi fanno star male, me li sogno di notte.
E
invece no, ti colpiscono a tradimento quando meno te lo aspetti. Quando sei
tranquillo al buio, spaparanzato sulla sua poltrona, mangiando i pop corn,
bevendo la coca: quando sei vulnerabile. E cosa fanno? Proiettano qualcosa che
ti ingroppa i peli sulla schiena. E fra spiriti maligni, tentati esorcismi e
occhi che ruotano, può capitare che proprio nel momento di una micidiale
forchettata tu senta la mano di qualcuno appoggiarsi sulla tua spalla. Allora è
OVVIO che cacci un urlo da spaventare quelli della fila davanti. E anche quelli
della fila dietro, se è per quello. Compreso il malcapitato proprietario della
mano che lancia un urlo di riflesso pure lui. Poco importa che ti volesse solo
dire “Scusa ma ti sei appoggiata sul mio giaccone”. Ma vaffanculo te e tutto il
tuo guardaroba, voglio dire. Va a far morire di crepacuore qualcun altro.
E
mentre tuo marito se la ride come un matto (e anche un po’ fa finta di non
conoscerti, secondo me), il poveretto dietro passerà tutto il film con la
morosa che gli continuerà a chiedere, “Ma cos’è successo..? Cos’è successo,
DIMMI!”. E lui non riuscirà a spiegarglielo perché non potrà smettere di sghignazzare.
Ma,
ci tengo a precisare, la colpa non è mia: è dei Mega Gestori che ci costringono
a subire chili di pubblicità e trailers.
A
parte quello, Sky Fall mi è piaciuto.
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