lunedì 4 febbraio 2013

Se è vero come è vero



Se è vero come è vero che ti manca sempre quello che non hai, posso dire con assoluta certezza che a me oggi manca solo una cosa, una sola, ma mi manca proprio tanto: il silenzio. Il silenzio sì, quell’assoluta assenza di rumore che ti permette ti ascoltare i tuoi pensieri.

Il fatto è che da una ventina di giorni stanno sistemando la strada sotto il nostro ufficio (ma forse stanno costruendo una città sotterranea, visto il protrarsi dei tempi), per cui è tutto un TRRRRRRRRRRRRRRRRRR… TRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR, che ti fa vibrare anche le mutande. TRRRRRRRRRRRRRRR….. tutto il giorno. “AHMED!... AHMED! SPOSTA QUEI SECCHI… AHMEDDDDD!” ………TRRRRRRRRRRRRRRRRRR… E avanti così.

Poi non è che noi si soffre in silenzio. Figurati. Per cui c’è il nostro capufficio che ogni quarto d’ora apre la finestra e urla, “E alòra… ma che è tutto ‘sto casino… che qui c’è gente che c’ha da lavorare…” 

Anche da imparare l’italiano, volendo, ma quello è un altro discorso.
Poi Collega 2 ci si mette anche lei, bisogna dirlo, perchè quando c’è da far confusione è sempre lei la prima. E chiama e richiama quel povero figlio che è a casa da scuola perché malato.

“Hai fatto i compiti…?? – grida - No dico, hai fatto i compiti? Guarda che se torno e non li hai fatti ti faccio uscire sangue dal naso sai??!!” . 

Non capisco come possa essere la stessa boccuccia con la quale sussurra dei te quiero sofferti e pieni di passione ad Andrès. In compenso ho capito perché la chiamino Wuwuzela.

In tutto questo c’è Collega 1 che almeno lei riesce a rimanere impeccabile ed efficiente come sempre. Al massimo alza un po’ il tono, ecco.

“Centro ***** buongiorno…. Pronto… PRONTO… PRONTO??? … Ah mi sente… CENTRO… COSA POSSO FARE PER LEI? HO DETTO: COSA-POSSO-FARE-PER-LEI??? E’ in gravidanza?.... Ah, vuole fare una risonanza… PRONTO?!”

Poi naturalmente il martello pneumatico si ferma per un attimo e lei fa la figura della pazza isterica.

E io? Io me ne sto tranquilla a sognare un ritorno a casa senza nemmeno il suono della radio, a gustarmi il ronzio di sottofondo della mia auto. E anche quello delle mie orecchie, ovviamente.

Già, perché io vivo nella convinzione che in mezzo al frastuono non possa succedere nulla di interessante. Non mi ricordo che i momenti belli della mia vita siano stati accompagnati da un colpo di clacson.

Perché le cose meravigliose succedono solo nel silenzio. Quando non sei distratto dal frastuono o dal suono di un’inutile agitarsi. Quando taci e sei disposto a stare a sentire. Sentire un sorriso, uno sguardo, un abbraccio. 

Ripensandoci… io ascolto sempre Michael Jackson a manetta. Vuoi vedere che mi sono giocata metà delle cose meravigliose che mi potevano accadere? Ma porca pierina…lo sapevo! Lo sapevo che finiva così.


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