Dopo attenta riflessione, sono arrivata alla
conclusione che le possibilità siano sostanzialmente due: o vivo nel magico
mondo dei Puffi e me ne devo fare una ragione, oppure sono su Candid Camera e da
un momento all’altro mi ritroverò su YouTube. Altre spiegazioni più sensate non
me ne vengono in mente.
Ieri mattina scendo a bere il caffè con le
colleghe: a due metri da noi, una signora sta consegnando alla signorina
dell’accettazione l’impegnativa per un esame.
“E’ tutta bagnata – sorride Alice dallo
sportello, prendendo il pezzo di carta con le sue unghie da competizione – ha
già cominciato a piovere? Eh… anche in tivù avevan messo brutto tutta la
settimana… e io che speravo di fare un giro in moto con mio moroso…”
“No, non sta piovendo – la rassicura la
cliente – è bagnata perché mi si è rovesciato il campione delle urine dentro la
borsa….”
“ARGHHHHH %%%&&&&&
porc****stro***’azz***vaff***xx!!!!!!!” e l’Alice molla schifata l’impegnativa
scrutandosi le mani per controllare che qualche acido non le abbia
improvvisamente corroso le dita o, Dio non voglia, le abbia sbeccato lo smalto.
Nel frattempo continua a sacramentare gridando come una matta.
“Ma no signorina, non serve che si arrabbi
così, il campione non si è rovesciato del tutto, vedrà che le analisi riescono a
farle lo stesso.”
Devo dire che in quel momento gli occhi fuori
dalle orbite della ragazza mi hanno seriamente preoccupato, per l’incolumità sia
sua che di quella della signora, ma per fortuna l’intervento di Mariolino ha
risolto come sempre la situazione.
Qualche minuto dopo, calmatisi gli animi e
allontanata la pazza la
cliente, commentiamo l’accaduto con la povera Alice, che continua agitatissima a
strofinarsi con foga le mani; non manchiamo anche di complimentarci per le sue
unghie, per la tenuta dello smalto e soprattutto per la vasta e profonda
conoscenza di vocaboli come dire, alternativi. In quel mentre si avvicina un
signore anziano, con la faccia distorta dal dolore.
“Scusate, son due ore che giro a vuoto… sapete
mica dirmi dov’è il bagno?” chiede tenendosi la pancia.
“Certo, è proprio là in fondo a destra,
guardi.”
“Come dice? Ma destra dove…?!?! Ah
là…Porc…cazz…Ecco…ME LA SONO FATTA ADDOSSO!!!!!”
Se il suo borbottio poteva lasciare qualche
dubbio sul significato delle parole, si può dire che l’odore nell’aria ha fatto
sicuramente chiarezza.
Conclusione della giornata:
1)
Alice adesso usa il computer con i guanti in lattice; siccome sono neri,
già in 2 le hanno chiesto se ha perso entrambe le mani e se quelle siano le
protesi; nel caso, se l’intervento sia stato eseguito lì dentro, perché è
davvero un bel lavoro, bravi: sembrano mani vere. Entrambi hanno assicurato che
avrebbero fatto pubblicità al Centro;
2)
Alice diffida di chiunque debba consegnare campioni di urina, fino a
rasentare l’isteria quando qualche malcapitato dice incautamente “sono venuto
per l’esame delle feci”;
3)
Sono state messe segnalazioni dei bagni ovunque, per cui quando entri la
prima cosa che vedi non è l’indicazione dei vari ambulatori, ma 3 gigantesche
frecce con la scritta TOILETTE;
4) La
Direzione ha diffuso una circolare vietando l’uso dello smalto per unghie
durante le ore lavorative. E con perfetta logica, ha sconsigliato anche l’uso
dei jeans.
Vi prego, ditemi voi se questo è un mondo
normale.
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