“Non
vorrai mica festeggiare?” Se sento ancora una volta questa frase giuro
che tiro fuori il badile. Anzi no. Tiro due sberle secche al malcapitato
che la pronuncia. Fosse anche un gnoccone in canottiera ( a -10? Sì,
perché se uno è figaccione ha anche dei doveri, se noi donne passiamo la
vita sui tacchi è giusto che anche l’uomo soffra un minimo). Lo so che
gli farei più male con una badilata, ma se se uno mi ripete ancora con
quel sorrisino fra l’ironico e il pirla “Non vorrai mica festeggiare” io
voglio proprio tirargli due sberle per sentirmi bruciare le mani. Altro
che badile. La soddisfazione è tutta lì: nel bruciore dei palmi. Meglio
se fumano.
Cosa
vuol dire che San Valentino è una festa
commerciale-banale-cretina-inventata dai fiorai e mantenuta in vita dai
gestori delle carte di credito? E’ una festa e basta. E’ un’occasione
per far vedere che tieni a una persona. Che già ci tieni tutti i giorni
dell’anno, ma anche quel giorno lì. E poi non ho mai sentito nessuno
dire che la Festa del Papà sia commerciale, per esempio, eppure mi pare
che ogni anno si spendano migliaia di euro in cravatte, portafogli e
orribili oggettini con la scritta “Al mio papone preferito dalla sua
figlioletta Ely”. E per la Festa della Mamma? Dio solo sa quante lacrime
vengono versate e quante rose vengano recise, eppure non si lamenta mai
nessuno. E allora, solo San Valentino è commerciale? Scusate ma la cosa
è un po’ sospetta e puzza di scusa. Non è che gli uomini sono
normalmente disposti a fare uno sforzo unicamente quando si aspettano
qualcosa in cambio? Perché allora il problema non sarebbe tanto la festa
di San Valentino, quanto il fatto che si confonde il romanticismo con
la prostituzione. Io ti regalo qualcosa perché tu mi dia qualcos’altro.
Che a voler essere ottimisti è un baratto, ma a voler essere fiscali è
un reato punibile per legge. E magari quelle stesse persone sono anche
convinte che per far felice una donna sia necessario regalarle una carta
di credito, creando una situazione dove la gratificazione di lei sarà
anche probabile, ma i debiti di lui sono molto più certi.
E
poi chi lo ha detto che le donne vogliono solo
fiori-cioccolatini-regalini e cene al ristorante? Non è vero o forse non
è sempre così. Io per esempio, voglio attenzioni. Voglio qualcuno che
mi ascolti stasera e ogni altra sera, che mi “veda” e che non mi guardi e
basta. Niente a che fare con soldi, cene e regali. Solo attenzioni,
nient’altro che quelle. E dopo giorni di “sarò via ma forse torno ma
magari no” l’sms che dice “torno tardi” non mi pare rientri nella
categoria.
Non
vorrai mica festeggiare, vero? No che non voglio. Perché dovrei voler
qualcuno con cui fare delle cose carine quando posso trascorrere tutta
la serata ad augurare la polmonite pleurica a chi ha reso popolare
questa festa del piffero? Ma tanto per non fare proprio la mugugnona
acida e restare anche in tema mi mangerò una scatola di cioccolatini
facendo simpatiche barchette con i bigliettini d’amore, ed è già tanto
che non me li fumi, possibilità questa, che non mi sento comunque di
escludere a priori.
«L'amore è l'elemento in cui viviamo.
Senza di esso vegetiamo appena.»
(L. Byron)
(L. Byron)
Lord Byron, son 200 anni che fai il fenomeno… vorrei vedere se lo saresti ancora ai tempi degli sms.
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