domenica 3 giugno 2012

Ma tu come la vedi?

Mi si dice che sto diventando una lagna, che devo essere ottimista, perché saper vedere il lato positivo in ogni cosa é l’unica vera chiave della felicità.
Quindi, fatemi capire: io sarei stata qui a mugugnare per giorni e giorni fracassando i sentimenti anche al prossimo meno prossimo quando l’unica cosa da fare sarebbe stata vedere il bicchiere mezzo pieno? Perché se così fosse, avrei problemi di visuale e neanche lo sapevo, ma a cambiar tutto ci vorrebbe un attimo.

Per esempio, mia mamma é all’ospedale da un mese e mezzo: 2 reparti, 4 stanze diverse, una giostra di persone tra infermieri, dottori, pazienti e visitatori; ed effettivamente, a ben guardare, il lato positivo c’é: socializzi che é un piacere, incontri più gente lì che nella Crociera dell’Amor; per cui a volerti cimentare ci puoi anche trovar marito, farti due giri di bingo, tirar su dal niente un paio di cori gregoriani; o farti trascinare in stimolanti discussioni sulle mense ospedaliere, discutendo se la sera nel brodo siano più pesanti gli anellini o le stelline: però lì bisogna fare attenzione perché ti scontri inevitabilmente con scuole di pensiero opposte e data la delicatezza dell’argomento, il rischio che la cosa degeneri in rissa é sempre in agguato.
Certo, non bisogna star tanto lì a sottilizzare sull’atmosfera, che é un po’ da ritrovo delle vedove di fresco, ma spiegando loro la teoria dell’ottimismo, sai le risate... o le mazzate, adesso non so bene, il rischio é un po’ da valutare. Comunque merita.

Poi vediamo... mia mamma é talmente arrabbiata con me per quello che mi incolpa di averle fatto che a stento mi rivolge la parola. Il lato positivo é che vedendomi, per la prima volta da quando sono nata non mi dirà che sono troppo magra. O che lei mi ha fatta con i ricci e non con questi spaghetti che ho adesso in testa. Ditemi voi se non é fortuna questa.

Che altro ancora... ah sì. Mio papà é cardiopatico da anni e ha avuto un malore improvviso mentre era in visita a mia madre, per cui é stato ricoverato anche lui. Il ché é un vero colpo di culo, a dir poco: ho potuto andarli a trovare entrambi all’ospedale e non so dire quale conforto sia stato per me non dover bambanare mezz’ora per trovare parcheggio in centro per andare a casa dei miei. Senza contare che andare su e giù tra un piano e l’altro é sempre un gran divertimento. Che solo a pensarci mi trema ancora il perizoma per la gioia, voglio dire.

Infine, dopo un anno che avevo perso il lavoro ne avevo finalmente trovato un altro, ma ormai é ufficiale che il gruppo che mi ha assunto é stato venduto, e sono già in corso i primi licenziamenti da parte della nuova proprietà; se penso che non dovrò star qui a tormentarmi su un possibile rinnovo del contratto, (visto che stanno licenziando anche chi era lì da più di 20 anni), non riesco davvero a capacitarmi che tanta fortuna sia potuta capitare proprio a me. Mi hanno proprio tolto un pensiero, guarda.

Quindi, a conti fatti ho deciso di ringraziare come si deve tutti quelli che mi invitano ad essere ottimista, e per farlo ho scelto di augurare loro un cagotto totale, fulminante e sussultorio almeno per i prossimi 2 giorni. Cosa che a una prima lettura potrebbe sembrare sgarbata e cattiva, ma se ci pensi bene, il meteo ha previsto pioggia per sabato e domenica e in definitiva uno nei fine settimana piovosi non sa mai cosa fare. E allora cosa c’é di meglio che starsene al calduccio nel bagnetto di casa propria? Proprio niente, anzi: arriverà il lunedì che non se ne accorgeranno nemmeno, senza contare che saranno belli puliti e senz’altro più magri. Magari che si accertino di riuscire a raggiungere il bagno in tempo, ecco, ma nel caso, ricordino che anche i vasi di fiori possono andar bene. E mi raccomando, che sorridano alla vita, sempre! Perché l’ottimismo é la vera chiave della felicità. Non dimenticatelo mai. Ciao guys.

Nessun commento:

Posta un commento