Non faccio per vantarmi ma certi giorni sono più
cogliona del solito. Sono i giorni in cui ripeto gli errori di sempre, che poi
fondamentalmente per me l’errore è sempre uno e solo quello: mi intestardisco
sulle persone. Anche quando queste di me se ne stracicciano alla grande, per
dire. Anzi, soprattutto in questo caso. Non succede tanto nei rapporti a due,
dove da anni abbraccio la filosofia “ama chi ti ama non amare chi ti sfugge ma
colui che per te si distrugge” e vivo quindi serena, quanto piuttosto nei
rapporti di amicizia, o che potrebbero diventare tali. Non chiedetemi perché,
ma lì non riesco ad applicare la stessa regola.
In realtà, incredibile ma vero, io ancora dò retta a
quel cacciaballe di Dante Alighieri quando dice “amor ch'a nullo amato amar
perdona”… E penso allora che se una persona è simpatica a me, automaticamente
deve essere così anche viceversa. Viceversa…?! Ma quando mai Dante bello? I
sentimenti non sono quasi mai reciproci, qualcuno avrebbe dovuto dirtelo, così
quella volta che ti è presa la crisi di mezza età te ne saresti andato in
crociera a cercar la tua Beatrice, come tutti i cristiani di questo mondo.
Altro che perder tempo a scrivere la Divina Commedia.
Che poi io ho una teoria. Cioè che nei rapporti umani
troppe parole alla fin fine creino solo confusione. Vuoi mettere i numeri?
Chiari, precisi, che non ce n’è da discutere. Quanto meglio sarebbe se ognuno
di noi avesse un valore numerico, un numero invisibile stampato in fronte, sul
c… o dove volete voi?
Immediato, semplice. Che ci vuole? “Sono un 8, che
vuoi da me…”, “Io sono un 10, praticamente sulla luna”. E così via. Zero
interpretazioni, niente impressioni fuorvianti. Si eviterebbero situazioni
imbarazzanti, figuracce e incomprensioni, perchè le persone con valori molto diversi
non sono fatte per stare insieme.
Spesso i problemi nascono infatti quando chi si
attribuisce un valore pari a 7, supponiamo, si fa dei film (non romantici, non
parlo di quello) su persone che hanno un valore più alto, tipo un 9 o
addirittura un 10. Ma dove vuoi andare?
Magari la cosa funziona per un po’, cordialità e voler
piacere a tutti i costi possono aiutare, anche confondere, ma poi? Poi succede
che chi ha (o crede di avere) un valore più alto prenderà le distanze. E’
inevitabile. E non so voi, ma io preferirei saperlo prima ed evitare quindi di
sprecare energie e dignità con persone che mi considerano tempo perso.
E allora vi chiedo, fatemi una cortesia perché sono
stanca e sono stufa: attaccatevi ‘sto numero, così eviterò di infastidirvi con
messaggini e richieste di amicizia.
A proposito: piacere, io sono un 6.
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